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Purificare l’acqua: i 5 modi migliori

Per purificare l’acqua, è possibile utilizzare metodi come la bollitura, che elimina batteri e parassiti, o la filtrazione, che rimuove impurità e particelle. L’uso di prodotti chimici come il cloro può anche disinfettare l’acqua, rendendola sicura da bere.

Bere acqua non depurata potrebbe facilmente portare all’assunzione di batteri come quelli responsabili di colera, dissenteria, diarrea, tifo o epatite .

Se sei un viaggiatore, tieni presente che in molti paesi le procedure di imbottigliamento industriali potrebbero non essere così scrupolose come quelle che abbiamo nel nostro paese, ragion per cui bisognerà per prima cosa valutare se potabilizzare l’acqua proveniente da fonti non sicure

In presenza di acqua non sicura è bene evitare:

  • Acqua da bere
  • Produzione di ghiaccio per uso alimentare
  • Lavare i piatti
  • Lavarsi i denti

In qesto articolo vediamo come rendere potabile l’acqua con i 5 metodi migliori

Tabella riassuntiva:

In questa tabella sono riassunti pro e contro dei vari metodi di purificazione dell’acqua da batteri e organismi patogeni

Metodo di potabilizzazioneProContro
Bollitura– Elimina tutti i patogeni
– Semplice
– Necessità di un contenitore adatto
– Costoso in termini risorse ed energie
Ipoclorito
di sodio
– Comodo per grandi recipienti
– Costo per litro
– Reperibilità
-Utilizzo contenitori di plastica
– L’ipoclorito scade in pochi mesi
– Danneggia nei contenitori inox
– Lascia un sapore caratteristico
– Non elimina tutti i protozoi ( Giardia e Cryptosporidium)
Biossido
di cloro
– Elimina quasi tutti i patogeni
– Utilizzo in contenitori di plastica
– Sapore non molto marcato
– Doppio reagente
– Difficile reperibilità
Filtrazione– Durata quasi illimitata
– Veloce
– Costo / litro
– Adatto a qualsiasi contenitore
– Sapore inalterato
– Non rimuove tutti i virus
Raggi UV– Sapore inalterato
– Rimuove tutti i patogeni
– Veloce
– Costo iniziale elevato
– Efficienza ridotta con acqua torbida
Pro e contro dei 5 migliori metodi per la potabilizzazione dell’acqua

#1 Purificare l’acqua mediante Bollitura:

E’ il metodo più efficace per rendere potabile l’acqua con l’eliminazione dei patogeni di tutte le forme come virus batteri e protozoi; Ma in una condizione di emergenza è anche quello che comporta più fatica o un consumo di risorse per l’alimentazione del fuoco;

5 passi per Purificare l’acqua tramite bollitura:

  1. Se l’acqua ha del particolato in sospensione pre-filtrare con un panno o un filtro di carta
  2. Portare l’acqua ad ebollizione
  3. Far bollire per un minuto a fuoco vivace, se ci si trova sopra i 2000m di altitudine far bollire per 3 minuti
  4. Lasciar raffreddare 
  5. Conservare in recipienti ermetici precedentemente disinfettati
  • E’ possibile che al momento dell’utilizzo l’acqua precedentemente bollita abbia poco sapore; Falla arieggiare travasandola da un recipiente ad un altro alcune volte per migliorarne in sapore.
  • Lo stesso metodo di disinfezione può essere usato anche per i recipienti di acciaio inox come per esempio pentole, borracce e stoviglie.
  • Se sei in una situazione di emergenza e non possiedi un contenitore metallico, è possibile riscaldare delle pietre su un fuoco da campo inserendole poi nel recipiente destinato alla bollitura come ad esempio un incavo nel legno o in una roccia.

#2 Purificare l’acqua con la candeggina

Metodo utile quando non si ha possibilità di accendere un fuoco o non si hanno recipienti adatti; 

Alcuni parassiti come il Cryptosporidium o la Giardia possono essere particolarmente resistenti ai disinfettanti chimici perciò è sempre bene far riferimento alle istruzioni fornite dal produttore.

Quali sono le differenze tra ipoclorito di sodio, candeggina, varecchina e amuchina?

Facciamo un po di chiarezza: NESSUNA!

Come vediamo anche nella pagina di wikipedia dedicata all’ipoclorito di sodio non vi è alcuna differenza,

Candeggina, varecchina e amuchina fanno riferimento ad una soluzione di ipoclorito di sodio.

I prodotti commerciali più diffusi generalmente hanno una concentrazione dal 3% al 9% quindi se vogliamo usare un prodotto commerciale dobbiamo capire qual’ è la percentuale di ipoclorito di sodio al suo interno e comportarci di conseguenza;

Attenzione anche a profumi, ammorbidenti o altri composti chimici presenti all’interno del prodotto che potrebbero renderlo inadatto al consumo.

Purificare l’acqua con l’ipoclorito di sodio 5-9% (candeggina)

Alcuni consiglio per rendere potabile l’acqua con la candeggina:

  • Usa un contagocce come quello per le medicine o una siringa con scala graduata per poter facilmente determinare la giusta quantità di disinfettante.
  • Il procedimento più comodo, economici e facile da utilizzare ma lascia un retrogusto di cloro nell’acqua trattata;
  • Consigliato per la sterilizzazione dei contenitori di plastica come bidoni, secchi e serbatoi;
  • Sconsigliato per l’acciaio inox in quanto tende a facilitare l’ossidazione del materiale.

Procedimento per la disinfezione con ipoclorito di sodio

  1. Se l’acqua ha del particolato in sospensione pre-filtrare con un panno o un filtro di carta.
  2. Inserire il disinfettante nella quantità opportuna
  3. Agitare bene la soluzione in modo che si diffonda in tutto il contenitore
  4. Far riposare almeno 30 minuti
  5. Conservare in un recipiente ermetico precedentemente disinfettato

Quantità di candeggina per la disinfezione dell’acqua:

Litri di acqua da trattareQuantità di candeggina
1 litro0.1ml / due gocce
4 litri0.5ml / 8 gocce
20 litri2.5ml / 40 gocce(mezzo cucchiaino da tè)
Quantità consigliate dal CDC per candeggina ad uso potabilizzazione e con contenuto 5-9% di ipoclorito di Sodio ; In caso di acqua particolarmente sporca, torbida o particolarmente fredda raddoppiare le quantità.

Nota: 

la candeggina/soluzione di ipoclorito di sodio tendono a divenire meno efficaci col tempo a causa dell’evaporazione, non è consigliabile farne scorta a lungo termine;

#3 Purificare l’acqua con il biossido di cloro

In commercio ultimamente si trovano molte soluzioni per la depurazione dell’acqua, tra quelle più efficaci ricordiamo anche le soluzioni a base di biossido di cloro (ClO2), spesso vendute sotto forma di un doppio reagente da inserire all’interno dell’acqua da disinfettare;

Le soluzioni a base di biossido di cloro se usate opportunamente sono efficaci anche contro Giardia e Cryptosporidium (generalmente più resistenti) e tendono a lasciare un retrogusto più lieve all’acqua trattata.

#4 Purificare l’acqua con le pastiglie potabilizzanti

Particolarmente comode, specialmente per il trasporto sono anche le pastiglie potabilizzanti, generalmente predosate per 1l di acqua sono generalmente a base cloro o base iodio.

Vedi: TOP 3: le migliori pastiglie potabilizzanti

  • Rimangono inalterate fino alla scadenza senza che il loro effetto diminuisca come accade invece con la candeggina.
  • Piccole e trasportabili
  • Scomode per il trattamento di contenitori di grandi dimensione(dai 10 litri in su)
  • E’ sempre consigliato leggere attentamente le indicazioni del produttore per dosaggio e modalità d’uso
  • Le pastiglie a base iodio generalmente hanno delle ulteriori limitazioni:
    • non sono indicate in caso di gravidanza, problemi di tiroide o ipersensibilità allo iodio
    • non eliminano il Cryptosporidium
    • non è consigliato un uso a lungo termine

#5 Purificare l’acqua con la Filtrazione

Elimina meccanicamente il particolato più grande di 1 micron;

I sistemi filtranti attualmente in commercio sono di diversi tipi ma tra i più recenti e funzionali ricordiamo quelli a fibra cava “hollow fiber” che riescono a filtrare particolato fino a 0.1micron;

Vedi anche: Miglior filtro potabilizzatore portatile 2023

Alcuni filtri portatili particolarmente leggeri, come il “Sawyer mini” offrono una protezione completa superiore al 99.9% contro virus, batteri, parassiti e microplastiche ed una durata di diverse migliaia di litri di acqua il che li rende pressoché infiniti e ottimi compagni di viaggio per escursioni o emergenze.

Alcuni vantaggi per potabilizzare l’acqua mediante filtrazione:

  • Elimina parassiti come Cryptosporidium and Giardia, mentre risulta meno efficace contro virus e batteri.
  • E’ consigliato in combinazione con un sistema di disinfezione dell’acqua
  • Economici e duraturi
  • Si intasano facilmente in caso di acqua particolarmente sporca
  • Mediante lavaggio si può ripristinare la capacità filtrante
  • Lasciano inalterato il sapore dell’acqua

#6 Purificare l’acqua Con raggi UV

E’ un sistema di disinfezione che utilizza dei raggi ultravioletti (UV) per eliminare o rendere inattivi i microrganismi patogeni presenti nell’acqua; Il suo principio di funzionamento si basa sulla distruzione del DNA degli organismi impedendogli così di compiere delle basilari funzioni cellulari

  • Efficacia notevolmente ridotta in caso di acqua torbida o esposizione insufficiente
  • Molto diffusa per la sterilizzazione in ambito industriale
  • Economica e duratura per il trattamento di grandi quantità di acqua o sistemi fissi collegati agli impianti idrici
  • Costo di acquisto elevato

Esistono in commercio delle penne UV  tascabili in grado di disinfettare piccole quantità di acqua ad uso personale senza la necessità di alcun sistema di movimentazione o ricircolo della stessa;

Gli sterilizzatori UV tascabili possono generalmente essere impiegate in borracce apposite contenenti fino ad un litro d’acqua con cicli di utilizzo di pochi minuti. Questi sistemi sono solitamente alimentati a batteria o ricaricabili via USB il che li rende facilmente utilizzabili anche per periodi prolungati.

La Rimozione degli Inquinanti Chimici nell’Acqua

L’importanza della Filtrazione Chimica

Mentre i metodi di potabilizzazione dell’acqua descritti precedentemente sono efficaci contro una vasta gamma di patogeni biologici, essi possono non essere altrettanto efficaci nella rimozione di inquinanti chimici.

Inquinanti come metalli pesanti, pesticidi, composti industriali e residui farmaceutici possono persistere anche dopo la bollitura, la disinfezione chimica, o l’uso di raggi UV.

In tali circostanze, diventa indispensabile considerare metodi di filtrazione specifici per tali contaminanti.

Filtrazione attraverso Resine e Carboni Attivi

Una delle soluzioni più efficaci per rimuovere inquinanti chimici dall’acqua è l’uso di filtri a base di resine a scambio ionico e carboni attivi. Questi materiali hanno la capacità di adsorbire e trattenere una vasta gamma di composti chimici, riducendo significativamente la loro presenza nell’acqua potabile.

Resine a Scambio Ionico

Le resine a scambio ionico sono particolarmente efficaci nella rimozione di metalli pesanti come il piombo, il mercurio e il cadmio. Funzionano scambiando ioni nocivi con ioni innocui, spesso sodio o potassio, e sono particolarmente utili in aree dove l’acqua è contaminata da rifiuti industriali o agricoli.

Carboni Attivi

I carboni attivi, d’altra parte, sono eccellenti nell’adsorbire composti organici e cloro. Sono particolarmente utili contro pesticidi, solventi e residui farmaceutici, oltre a migliorare il sapore e l’odore dell’acqua trattata. I filtri a carbone attivo sono disponibili in diverse forme, tra cui granuli, blocchi e membrane.

Considerazioni sulla Selezione dei Filtri

Quando si sceglie un sistema di filtrazione per rimuovere inquinanti chimici, è importante considerare:

  1. Tipo di Inquinante: Identificare gli inquinanti presenti nell’acqua è fondamentale per selezionare il filtro adeguato.
  2. Capacità del Filtro: I filtri hanno una capacità limitata e dovranno essere sostituiti regolarmente per mantenere la loro efficacia.
  3. Flusso e Pressione dell’Acqua: La scelta del filtro deve anche considerare il flusso e la pressione dell’acqua disponibile.

Conclusioni

La sicurezza dell’acqua potabile non si limita alla rimozione dei patogeni biologici. La presenza di inquinanti chimici richiede una considerazione aggiuntiva e l’uso di tecnologie di filtrazione dedicate. L’adozione di sistemi di filtrazione basati su resine a scambio ionico e carboni attivi può offrire una soluzione efficace per garantire una fornitura d’acqua sicura e priva di contaminanti chimici nocivi.

Altri articoli che potrebbero interessarti:

F.A.Q.

  1. Qual è il metodo più efficace per rendere potabile l’acqua? Il metodo più efficace è la bollitura, che elimina tutti i patogeni come virus, batteri e protozoi.
  2. Quali sono i rischi di bere acqua non potabile? Bere acqua non sicura può portare all’assunzione di batteri responsabili di malattie come colera, dissenteria, diarrea, tifo o epatite.
  3. È sicuro rendere potabile l’acqua con la candeggina? Sì, ma è importante seguire le istruzioni fornite dalle autorità e usare la quantità appropriata. Alcuni parassiti come il Cryptosporidium o la Giardia possono essere resistenti alla candeggina e ai disinfettanti chimici.
  4. Quali sono le differenze tra ipoclorito di sodio, candeggina, varecchina e amuchina? Non vi è alcuna differenza sostanziale; tutti questi prodotti fanno riferimento ad una soluzione di ipoclorito di sodio.
  5. È possibile rendere potabile l’acqua con l’uso di raggi UV? Sì, i raggi UV possono eliminare o rendere inattivi i microrganismi patogeni presenti nell’acqua, ma la loro efficacia è ridotta in caso di acqua torbida.
  6. Quali sono i vantaggi della filtrazione per rendere potabile l’acqua? La filtrazione elimina meccanicamente il particolato più grande di 1 micron e lascia inalterato il sapore dell’acqua. È economico, duraturo e particolarmente utile contro parassiti come Cryptosporidium e Giardia.
  7. Le pastiglie potabilizzanti sono efficaci contro tutti i patogeni? Le pastiglie potabilizzanti sono efficaci, ma quelle a base di iodio non eliminano il Cryptosporidium e non sono indicate in caso di gravidanza, problemi di tiroide o ipersensibilità allo iodio.
  8. È possibile rendere potabile l’acqua in situazioni di emergenza senza contenitori metallici? Sì, è possibile riscaldare delle pietre su un fuoco da campo e inserirle poi nel recipiente destinato alla bollitura, come un incavo nel legno o in una roccia.
  9. Quali sono i pro e i contro della bollitura dell’acqua? La bollitura elimina tutti i patogeni ed è semplice, ma necessita di un contenitore adatto e può essere costosa in termini di risorse ed energie.
  10. È sicuro bere acqua imbottigliata in paesi stranieri? In molti paesi, le procedure di imbottigliamento industriali potrebbero non essere così scrupolose come in altri, quindi è importante valutare se potabilizzare l’acqua proveniente da fonti non sicure.


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