Lo sappiamo, la prima cosa a cui pensare è quella di non farsi trovare impreparati;
Se per un motivo o un altro ci troviamo a ridosso di un’emergenza come ad esempio una forte gelata, un terremoto o un possibile nubifragio:
come possiamo fare delle scorte di acqua con ciò che abbiamo in casa?
Di seguito tre posti dove potresti trovare dell’acqua potabile nella tua abitazione qualora un’emergenza ti cogliesse impreparato o le tue normali scorte siano state compromesse
Scaldabagno elettrico:
Un comune scaldabagno utilizzato da una famiglia di 2-3 persone normalmente contiene 60l di acqua ed è possibile attingervi con 5 semplici operazioni:
- Staccare lo scaldabagno dall’alimentazione elettrica
- Chiudere la valvola generale dell’acqua all’abitazione o se presente quella che alimenta il bagno
- Aprire il rubinetto dell’acqua calda
- Smontare il flessibile dell’acqua fredda e posizionarlo all’interno di un contenitore
- Agire sul rubinetto dell’acqua calda per aumentare o diminuire il flusso
Attenzione all’acqua calda!! Staccare lo scaldabagno qualche ora prima del prelievo chiudendo se presenti le valvole di ingresso/uscita , l’acqua rimarrà comunque al suo interno.
Prima di effettuare operazioni di svuotamento dello scaldabagno assicurarsi di averlo scollegato dall’alimentazione elettrica e di ricollegarlo alla presa solo dopo averlo adeguatamente riempito, se si hanno dubbi consultare un idraulico competente.
E’ sconsigliato bere l’acqua che ha transitato all’interno dello scaldabagno se non in caso di reale emergenza perchè spesso può accadere che si formino ruggine e depositi di varia natura al suo interno.
Acqua negli sciacquoni dei bagni:
Ogni sciacquone contiene circa 12-15 litri di acqua “pulita”
Vedi per tempo come aprire ed attingere all’acqua all’interno degli sciacquoni che hai in casa, normalmente non servono strumenti particolari se non un comune cacciavite o una pinza.
Non è consigliabile bere tale acqua perchè i materiali con cui è costruito lo sciacquone non sono adatti all’uso alimentare
Per un facile prelievo nei casi in cui lo sciacquone è integrato nel muro o è ad un’altezza che non ne consente un facile accesso, è comodo usare un tubicino pulito da cui aspirare le prime gocce e continuare ad aspirarla per caduta oppure un comodo “sifone con pompa manuale” commerciale che si trova a pochi euro in qualsiasi ferramenta
Acqua residua nei serbatoi con autoclave:
Se sei tra coloro che hanno provveduto per tempo ad una scorta personale mettendo un serbatoio con autoclave ma sei rimasto a secco, ecco come recuperare qualche altro litro di acqua:
L’autoclave normalmente è posizionato con il pescaggio a 10/15 cm dal fondo del serbatoio in modo tale che l’acqua in entrata possa decantare e che eventuali detriti non vengano aspirati dalla pompa; Se sei rimasto completamente a secco, con l’ausilio di un tubicino o di una pompa manuale è possibile prelevare fino a qualche decina di litri a seconda delle dimensioni della tua riserva;
Attenzione!! Se non fai una manutenzione regolare al tuo accumulo di acqua è possibile che ci siano dei sedimenti all’interno e che vengano aspirati durante il prelievo; Filtra l’acqua così ottenuta e casomai avessi ulteriori dubbi sulla possibile presenza di patogeni falla bollire per almeno un minuto a fuoco vivo per eliminare ogni dubbio.
Accessori utili:
Se desideri prenderti il sicuro in caso di emergenza improvvisa ma non hai lo spazio per conservare delle scorte in pianta stabile è possibile utilizzare dei recipienti morbidi ad uso alimentare.
Se ne trovano in commercio diversi tipi, i più comodi sono quelli che si possono inserire direttamente all’interno della vasca da bagno che può quindi contenerli ed arginare eventuali perdite in caso di danneggiamento.
In questo modo si ha una grande riserva di anche 400-500 litri di acqua potabile, protetta dall’ambiente esterno, polvere e detriti che può durare diversi giorni di utilizzo se utilizzata con parsimonia;
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